Licenziato e sostituito da una macchina
La storia incredibile arriva da Melzo provincia di Milano. Un operaio di origine marocchina di 61 anni che lavorava presso la ‘Greif Italia spa” , ramo italiano di una multinazionale specializzata nel produrre taniche e contenitori è stato licenziato dopo trent’anni di servizio e sostituito da una macchina.
L’uomo, inoltre dagli anni ’90 convive con una pesante disabilità: ha perso una mano. Nonostante ciò l’uomo non ha mai rinunciato a fare il proprio lavoro: posare dei tappi provvisori su flaconi appena prodotti prima della verniciatura.
Questo fino a quando qualche giorno fa non gli è arrivata la lettera di licenziamento per motivo oggettivo con esonero dal preavviso. Una lettera davvero assurda perché l’azienda non sta subendo alcuna crisi, non ha esuberi di personale e non sta chiudendo. Nonostante la Greif gode di ottima salute, l’operaio è stato licenziato. E il motivo ha dell’assurdo.
“La nostra società – si legge – ha installato una macchina, denominata ‘Paint cap applicator’, che svolge in automatico il medesimo lavoro sino a oggi da lei svolto. Viene così soppressa la Sua posizione lavorativa“. Insomma, l’uomo è stato sostituito da una macchina. Neppure i sindacati sono riusciti a fare qualcosa.
“Mi manca poco alla pensione – è stata la reazione dell’operaio – appena quattro anni. Lavorare lì per me era la vita. Che almeno mi pagassero i contributi“.