Ciao, mi chiamo Serena e scrivo alla Redazione per raccontare la mia sofferenza.

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Ciao, mi chiamo Serena e scrivo alla Redazione per raccontare la mia sofferenza.

Sono Serena ma solo di nome.

Sono molto insicura, o meglio, alterno momenti di insicurezza totale a momenti di serenità per ci che sono e faccio.
Purtroppo, almeno ultimamente, a prevalere sono le insicurezze e le paranoie, che non mi fanno stare tranquilla e mi fanno dare il peggio di me con le persone a cui tengo.

Il rapporto con il mio ragazzo peggiora giorno dopo giorno.

E lui sta cominciando a stancarsi di questa cosa perchè vorrebbe, giustamente, che io stessi bene.
Non devi pensare che io sia una persona timida, chiusa, che non si lascia mai andare, al contrario, gli altri pensano che io sia molto sicura di mè, perchè apparentemente è quello che faccio vedere.

Soprattutto se gli altri me lo “consentono”, cioè se ho a che fare con persone tranquille, che mi mettono a mio agio.

 

In questi caso sfodero una sicurezza che nemmeno io so di avere e mi sento quasi “padrona”della situazione.

Sensazione molto bella che mi capita di provare solo di rado, dato che quasi sempre vivo le cose in maniera “passiva” e lascio che siano gli altri a svolgere un ruolo attivo.

Al contrario, quando mi trovo di fronte delle persone più “difficili”, magari a loro volta chiuse e riservate, oppure troppo sicure o presuntuose, non so più come comportarmi perchè mi accorgo che le poche certezze che mi rendono forte in altri momenti vengono meno.

Certe persone hanno la capacità di ricordarti che non sei “nessuno” e, se sei una persona insicura, ci metti poco a convincerti che è vero.

Ad esempio, c’è un amico del mio ragazzo che io non posso proprio sopportare perchè è la classica persona con “la puzza sotto al naso”, quel tipo di persona che ti fa sentire sempre fuori posto, inadeguato, come se tutto ci che dicessi o facessi, fosse sbagliato.

Probabilmente è solo il suo modo di porsi, ma ogni volta che ho a che fare con lui, mi sento una perfetta idiota. Di conseguenza mi vedo bruttissima, goffa, priva di senso, come dici tu.

Eppure ti giuro che ci provo in tutti i modi.

Cerco di parlarci, provo a inserirmi nei suoi discorsi per dimostrargli che non lo snobbo (da qualche frase che ha detto pare che pensi che io sia snob), e mi ritrovo solo con un senso di insoddisfazione e di frustrazione addosso, dato che i miei sforzi vengono vanificati da mezza frase che lui dice, e mi viene rabbia se penso che ho anche cercato la sua approvazione, facendogli magari arrivare il messaggio opposto.
Anche io sono sempre alla ricerca dell’approvazione altrui, proprio come te, e il mio ragazzo (anche nel mio caso è l’opposto, cioè sicuro e quasi pieno di sè a volte), non riesce proprio a capirmi.

Ciao, mi chiamo Serena e scrivo alla Redazione per raccontare la mia sofferenza.

Crede che il modo per mettermi a mio agio e farmi apprezzare dagli altri, dai suoi amici, sia quello di mettermi in mostra con dei complimenti esagerati.

Ma ti immagini? Per una persona che cerca di passare quasi inosservata, temendo il giudizio altrui, sentirsi vantata davanti a qualcuno equivale ad essere messa cento volte di più al centro dell’attenzione.
Io sono giunta alla conclusione che credere in se stessi sia la base di tutto.

Ti giuro che vedo continuamente persone la cui autostima supera di gran lunga i reali motivi per cui dovrebbero stimarsi.

Ho visto persone bruttine, grasse, antipatiche e anche mediocri, riuscire ad imporsi e a stare a proprio agio.

E mi sono resa conto che la considerazione che gli altri hanno di te, dipende molto, se non del tutto, da quanto tu ci credi.

Firmato Serena.

 

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